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Un BIODISTRETTO è un’area geografica definita e riconoscibile, vocata all’agricoltura, in cui agricoltori, cittadini, operatori del commercio e turistici, associazioni, su stimolo delle istituzioni collaborano per la gestione sostenibile delle risorse, promuovendo l’agricoltura biologica in senso stretto e di qualità in senso lato, lo sviluppo e il turismo sostenibile.

In pratica è una forma di governance territoriale in cui a partire dalla filiera agricola, tutti gli attori stringono un patto per la gestione sostenibile del territorio,  per creare un sistema partecipativo allo sviluppo locale.

È una delle forme adottabili e riconosciute di realizzazione di un Distretto Rurale e Agroalimentare di Qualità.

I pilastri su cui si basano i Biodistretti sono essenzialmente tre:

  • l’importanza delle filiere agricole e la loro integrazione con altre filiere connesse, come turismo e artigianato;
  • il rapporto costante con le amministrazioni locali, a cui spetta il ruolo di agire coi loro strumenti di intervento e pianificazione sulle esigenze socioeconomiche e ambientali del territorio;
  • il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini residenti e dei consumatori, quali destinatari delle azioni di formazione e quali attori, le cui scelte possono determinare un impatto sule economie del territorio.

 

L’obiettivo principale è integrare la produzione agricola con la protezione dell’ambiente, la conservazione del paesaggio e la valorizzazione delle culture e del patrimonio locale, favorendo la crescita economica delle aziende e la promozione del territorio come destinazione turistica sostenibile.

L’idea sviluppata in origine – in assenza, di una normazione nazionale sui Biodistretti – era quella di intendere un territorio in cui le Amministrazioni pubbliche locali avessero attivato o intendessero farlo, un progetto di crescita sostenibile, adottando come riferimento l’agricoltura biologica intesa come modello di crescita economica ed attento alla conservazione delle risorse, alla compatibilità ambientale, alla valorizzazione delle tipicità locali: un modello teso anche a garantire una migliore qualità della vita per le persone che vi abitano e lo frequentano, in particolare per una complessiva attrazione turistica, dove le produzioni locali sono parte del sistema.

Partendo dall’etimologia del termine Bio dal greco βίος e cioè proprio dell’essere vivente – si era voluto concentrare l’attenzione sul fatto che un BioDistretto fosse un luogo in cui si tutela la salubrità dell’ambiente, dei sistemi produttivi primai e della qualità della vita di ogni essere vivente: persone, animali, piante. Salute intesa nell’accezione che ne dà l’OMS, cioè lo stato di benessere fisico, psichico e sociale dell’essere vivente; infatti, solo l’essere vivente in perfetto equilibrio nella sua psiche, nel suo fisico e nella rete di relazioni in cui è inserito è in grado di essere felice.

Un Bio Distretto inteso, come  un territorio che fa del “ben essere” la sua visione integrata di sviluppo.